2015

FLYING DOWN

NOTE LEGALI
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.

MORTE A 45 GIRI

Morte a 45 giri 

 

Sanremo, 27 Gennaio 1967 ore 20. 

La seconda serata del Festival di Sanremo, in onda sul canale nazionale, si apre con Mike Bongiorno che dice: «Questa seconda serata comincia con una nota di mestizia per il lutto che ha colpito il mondo della  musica leggera, con la scomparsa di un suo valoroso esponente», 

Ma lo spettacolo va avanti difronte allo sgomento e curiosità degli Italiani. 

Sia i suoi fan più affezionati, sia il popolo o gli stessi collaboratori del cantautore hanno udito la notizia giudicando e bevendo letteralmente le parole dei giornali, della radio o almeno non hanno detto o fatto nulla che dimostrasse il contrario. 

Nel mio lavoro presento un settimanale del periodo, rivisitando la copertina con una mia fotografia. 

La famiglia ritratta rappresenta il momento in cui davanti alla Tv viene dato il triste annuncio della morte di Luigi Tenco 

I modelli sono persone con disabilità che lavorano da anni con il sottoscritto al fine di dimostrare che quest’ultimi hanno grandi capacità di interpretare e far emergere emozioni, mostrando una nuova bellezza!

Salvatore Giò GAGLIANO

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Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.

NEW SKIN

New Skin è un’opera che comprende 10 fotografie tutte legate dal medesimo filo. 

Il messaggio che questo lavoro vuole rappresentare è la diversità come modello d’inclusione e non di esclusione. 

I protagonisti sono ragazzi diversamente abili, alcuni di loro sono in carrozzina  esempio di un inclusione forzata ma virtuosa di un corpo e di un mezzo che insieme determinano una volontà, quella di muoversi in uno spazio per viverlo e sentirlo proprio. 

Uno spazio spesso vicino come la propria città che tuttavia sovente esclude e che qui per converso l’individuo stesso include in sé attraverso i tatuaggi, simbolo di antica credenza o di moderna vanità, idealizzazione di bellezza e di particolarità. 

Un simbolo non vero ma applicato ad arte e per volontà dell’individuo che include , per essere incluso, un ambiente non fisico e predeterminato ma semplicemente di partenza. 

Pronto ad includere e speranzoso di essere incluso ovunque.

Salvatore Giò GAGLIANO

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Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.

SOUVENIRE D'ITALIE

“Lopera di Salvatore Giò GAGLIANO è linsieme di quei souvenir che raccontano il nostro passaggio nei luoghi, nel vissuto e anche un po’ nel nostro essere.  

Complesse ricostruzioni di capolavori della storia dellarte italiana, riattualizzano i soggetti che i modelli, reinterpretandoli,  hanno reso propri perché interiorizzati e sentiti in prima persona; così ogni spettatore potrà rivedersi in quei gesti e situazioni che solo l’arte, come ponte di collegamento tra l’onirico e il reale, è in grado di offrire. 

Viaggiare come vivere. 

Vivere per viaggiare giorno dopo giorno, in quelle continue metamorfosi che il quotidiano ci propone, o meglio impone, per continuare ad esistere. Ritmi frenetici e rigidi canoni vengono qui scardinati nella morbidezza di un cuscino sul quale, con la persona amata, ci siamo baciati in un albergo a Milano, mentre un raggio di luce sul riflesso di un piatto ci ricorderà quel canestro di frutta intravisto a Roma, o il frusciare delle pagine di un libro con un leggero colpo di vento, ci riporterà di fronte alla nascita di Venere a Firenze. 

Perché tutto questo? Perché questa necessità di portare con sé materiali “pensieri”? Forse perché, la nostra capacità di archiviazione è così limitata dal necessitare di un aiuto? Penso ci sia altro… Prima di ogni wunderkammer il cuore. Se la nostra memoria “perde”, il cuore “carica” e riveste di tutte quelle emozioni che lo portano a straboccare su ogni possibile altrove, perché se questa è la reale sede dell’anima, ogni viaggio, ogni luogo visitato o semplicemente vissuto, ne ha modificato il suo aspetto, ampliandolo attraverso l’inesauribile gamma di colori, sensazioni ed emozioni, che la sola condivisione della vita può dare. Moto per luogo. Moto da luogo. Moto a luogo. Complementi di quei moti che da Ulisse fino ai giorni nostri spingono l’animo umano a ricercare tanto in alto, quanto in basso, ogni possibile declinazione dell’essere per Essere.”

 

Diego PASQUALIN 

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