2020
BORDERS
Progetto fotografico nato nel 2018, dove ogni volta cerco di scoprire i confini del volto umano.
“Il volto umano non è altro che un raggruppamento di volti che si sovrappongono uno sull’altro. E’ un tratteggio di linee, un pulsare di angoli, un vibrare di forme ed è per questo che un volto ci sembra così diverso da un giorno all’altro, a volte anche da un’ora all’altra. Perché non lo vediamo tutto in una volta.”
Fabrizio CARAMAGNA
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.
EXPECTANT
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LOOK OUTSIDE
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MILOS
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.
RISE AND SHINE
GOLDEN RAINBOW: coperte isotermiche avvolgono i volti di uomini e donne omosessuali che hanno scelto di scoprire, affermare e raccontare la loro vera essenza in nome di una libertà che oggi viene ancora troppe volte negata, schiacciata dalla violenza più crudele e brutale.
In RISE AND SHINE la coperta isotermica accarezza ogni emozione di quei corpi, diventando compagna di quel viaggio fatto non solo attraversando il mare, ma soprattutto attraversando se stessi alla conquista della propria emancipazione, giustizia, riscatto.
Salvatore Giò GAGLIANO
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.
PROJECT ACTION T4
“Vite indegne di essere vissute”.
“L’olocausto, forse solo pochi ne sono a conoscenza, ha avuto inizio sulla scia di queste parole.
Una pugnalata dritta al cuore, quella frase, per chi oggi è andato avanti, riuscendo a guardare oltre, oltre le apparenze, i pregiudizi, oltre la meschinità dell’essere umano.
Durante il periodo delle persecuzioni naziste ‘indegna’ era considerata l’esistenza delle persone con disabilità.
Coloro che si trovavano in questa condizione furono infatti le prime vittime della Shoah.
Il loro corpo non rientrava nei canoni estetici della razza ariana, la loro voce stonava con la Weltanschauung dell’epoca.
I disabili furono inseriti nel Projekt Aktion T4 così usati come cavie da laboratorio, vittime di un crimine che imbottiva i loro corpi di gas tossici, fino ad accompagnarli, nel silenzio del mondo, atrocemente, alla morte.
Un peso sociale che doveva essere allontanato, eliminato e poi dimenticato.
‘Ausmerzen’, che in tedesco significa ‘strappare/estirpare fino dalle radici’ è una parola che ben rappresenta il modo attraverso il quale i nazisti avevano deciso di alleggerire il mondo, cancellando ogni traccia di umanità dalle loro azioni.
Così come le pecore che non reggono la marcia vanno soppresse, chi non stava ai passi con quella malata costruzione del mondo doveva scomparire.
Per anni lo sterminio silenzioso dei disabili è stato dimenticato, poi qualcuno ha fatto luce nelle tenebre e qualcun altro oggi parla ancora.
L’obiettivo dell’installazione Project Action T4 di Salvatore Giò Gagliano per Segrete Tracce di Memoria- Artisti alleati in memoria della Shoah XII edizione è proprio questo, raccontare la verità, mettendo a confronto il passato ed il presente, attraverso i volti catturati nelle sue fotografie.
Improvvisamente l’artista vi porta in uno dei tanti uffici del terrore, dove la ragione lasciava spazio all’agire irrazionale.
Dietro quella scrivania, una volta, c’era una sedia. Oggi volutamente manca, perché non si vogliono più creare le condizioni affinché qualcuno ci si possa risedere. Appoggiata sul tavolo una macchina da scrivere tedesca anni ’30 e una fotografia di un bambino sulle rotaie, in ricordo dei lunghi viaggi destinazione campo di concentramento, un’immagine significativa per voltarsi indietro e prendere consapevolezza di ciò che è stato.
Ma da allora in quell’ufficio, così come nel mondo, qualcosa è cambiato, qualcosa sta cambiando ancora.
È come se fossero state aperte le finestre e tutto avesse preso aria. Una folata di vento, il cambiamento, fa volare via ciò che è stato pur fissandolo per sempre nel vortice della memoria.
È proprio lì, in volo come angeli, che riconoscerete quegli occhi che non avevano dignità, quelle vite che non avevano un senso. Vi sembrerà di sentire urlare le loro anime, battere i loro cuori.
Nel silenzio di queste 100 fotografie, coglierete il significato profondo di ciò che non è mai stato detto e che ora trova finalmente una voce.“
Ambra TORRIANI per Salvatore Giò GAGLIANO
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.
RAINBOW
Fotografie realizzate con Liliana Iadeluca.
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.