2014
DREAM OF LOVE
“L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.”
Marilyn Monroe
Dream of love
La sensualità non è sinonimo di bellezza… Essa è piuttosto il risultato di una complementarietà di fattori propri dell’essere umano, che può sentirsi e mostrarsi seducente in qualsiasi momento della sua vita. Non esiste una forma prestabilita di sensualità, essa è assolutamente soggettiva sia nella sua esposizione che nella sua percezione. Il solo elemento tipico della sensualità è la spontaneità… Un atteggiamento sexy, un gesto sensuale o uno sguardo affascinante se fossero costruiti e non spontanei perderebbero quella magia che li rende erotici ed intriganti.
Possiamo affermare che la sensualità è direttamente proporzionale alla autostima ed alla sicurezza con cui l’uomo o la donna si apprestano a vivere le molteplici situazioni che la vita offre. Ma per sentirsi sicuri e adeguati occorre conoscersi in profondità ed accettare tutto ciò che fa parte di noi, esteriormente ed interiormente, e saper valorizzare anche, e forse soprattutto, quei difetti che ci identificano e contraddistinguono.
Accettarsi significa volersi bene e amarsi, e desiderare che gli altri ci amino. Il desiderio e la ricerca dell’amore accomuna tutti gli esseri umani, regalando tanta felicita ma anche delusioni. Anche per le persone disabili l’amore è un ingrediente importante della vita… Ma spesso rimane circoscritto ai sogni, là dove i desideri si tingono di colore, diventano così intensi da avere il profumo della realtà. Ma spesso per i disabili, ciò che dietro le palpebre è sogno, davanti agli occhi si risolve in una illusoria chimera. La bellezza e la sensualità, tuttavia, non regalano l’amore, ed anche una donna di indiscussa bellezza come Marilyn ha vissuto questo sentimento con delusione e amarezza… Custodendo tra le fantasie ciò che avrebbe voluto fosse realtà.
Marilyn, icona di sensualità degli anni ’60, ed ancora esempio indiscutibile di fascino e bellezza, non era frutto di una perfezione innata, ma era una donna che ha saputo fondere tutto ciò che la caratterizzava e trasformarlo in una alchimia indimenticabile e intramontabile.
Queste immagini, ispirate ad uno dei servizi fotografici più famosi dedicati alla star hollywoodiana, vogliono dimostrare che anche tra le pieghe della disabilità si possono trovare numerosi elementi capaci di far emergere la sensualità di una donna: uno sguardo accattivante e trasognante, una bocca socchiusa che cela una sorriso appena accennato.
E se invece di un candido letto o di una comoda poltrona ci fosse una sedia a rotelle? Tutti questi elementi non cambierebbero il risultato finale, purché chi guarda riesca ad andare oltre quelle barriere che ostacolano i rapporti e cementano i pregiudizi… Ma che in realtà sono solo un piccolo pezzo di un grande puzzle che se guardato per intero restituisce una immagine bellissima e sensuale.
Salvatore Giò GAGLIANO
In questa personale l’artista mette in scena una ri-articolazione dell’icona della femminilità e della sensualità per antonomasia: Marilyn Monroe. Rosetta, una donna costretta a vivere sulla sedia a rotelle, diventa in questo modo la protagonista di un remake delle più celebri immagini della diva ponendosi come immagine doppiamente falsata dell’icona della donna contemporanea. Le foto infatti alludono ad un’ infermità
non manifesta, che l’occhio deve ricercare con attenzione all’interno di un contesto iconografico conosciuto, abituale. Nel rapporto bellezza-disabilità, nella relazione tra sesso/sensualità e infermità si porta alla luce il desiderio di amore e carnalità negata, che i protagonisti delle foto di Gagliano ricercano e che la società nega loro. Ogni immagine diventa quindi un’interpellazione per l’osservatore, spingendolo in modo
allusivo ad interrogarsi su tabù, cliché e pregiudizi.
Roberto MASTROIANNI
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.
INSIDE BEAUTY
Sulla scia de “I VOLTI DELLA PASSIONE”, ho scelto un’opera d’arte: “LA NASCITA DI VENERE“, come ispirazione per il mio scatto fotografico.
Una modella con Sindrome di Down sostituisce la Venere del Botticelli diventando la copertina di un vero libro di Firenze.
Da qui l’idea di proporre la “DISABILITÀ”, cercando di scardinare l’ideale di perfezione da cui siamo spesso fagocitati ed affermare che esistono tante bellezze, tante seduzioni, tanti corpi e tanti sguardi.
La bellezza si trova ovunque purché l’occhio umano sappia coglierla e sia disposto a farlo.
Salvatore Giò GAGLIANO
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LA CACCIATA DAL PARADISO
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MARILYN
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PIETrAS
Quanto la materia incorpora il valore di un opera?
Quanto il pregio di una materia può valorizzare un’opera?
Il marmo di Carrara ha fornito la forma alla Pietà grazie al suo incontro con uno dei più grandi artisti di ogni tempo: Michelangelo.
Dopo aver rivisitato fotograficamente questo capolavoro con “La Pieta” 2004 nella tappa di End in Nation a Carrara riporto lì sul marmo il particolare del viso della Madonna interpretato da una ragazza Down.
A quelle sue domande non vi è risposta… La mia opera omaggia una meravigliosa opera con l’umiltà di una modella d’eccezione.
Salvatore Giò GAGLIANO
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.
SAN GIOVANNI
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WHY NOT
Spesso per definire il nostro essere cerchiamo modelli di riferimento.
La MODA, con le sue tendenze, le sue immagini, è diventata un vero e proprio linguaggio con cui cerchiamo di comunicare e sottolineare qualcosa di noi, della nostra personalità.
Le copertine delle riviste più patinate racchiudono le linee guida di questo codice non verbale, ed i volti e i corpi raffigurati rappresentano un modello di riferimento, ed anche l’indice di successo e popolarità di chi si è aggiudicato la scatto.
Da qui l’idea di proporre in copertina la “DISABILITA'”, cercando di scardinare l’ideale di perfezione da cui siamo spesso fagocitati ed affermare che esistono tante bellezze, tante seduzioni, tanti corpi e tanti sguardi.
ESSERCI SIGNIFICA VIVERE!
Significa vivere e convivere con i propri pregi e difetti, con i propri limiti e le infinite potenzialità, con le numerosi certezze e gli innumerevoli dubbi.
ESSERE È ACCETTARE!
Salvatore Giò GAGLIANO
Tutte le immagini riferite ai soggetti incluse alle opere sono oggetto di specifica liberatoria alla diffusione rilasciata dal soggetto medesimo o, qualora interdetto, da chi ne esercita la tutela.